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Start Cup Toscana premia le idee di impresa: la Scuola Superiore Sant'Anna sul podio con uno "pneumatico intelligente"

Data pubblicazione: 21.10.2015
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Sistemi avanzati di sorveglianza portuale con sensori radar; microcontrollori che interagiscono con persone e ambiente per rendere più concreto l’ “internet delle cose”; pneumaticiintelligenti” che monitorano lo stato di usura per prevenire incidenti. Sono queste le tre idee di impresa – le prime due nate dalla ricerca dell’Università di Pisa, la terza dalla Scuola Superiore Sant’Anna – che si sono aggiudicate la Start Cup Toscana 2015 partendo da una rosa di dieci finaliste, classificandosi rispettivamente in prima, in seconda e in terza posizione.

L’auditorium di Santa Apollonia a Firenze ha ospitato la cerimonia di premiazione della competizione che premia le idee innovative, nate in ambito universitario e più in generale della ricerca, e che le aiuta a trasformarsi in aziende che affrontano il mercato.
La Start Cup Toscana è organizzata dalla Scuola Superiore Sant’Anna, con le Università di Siena, Firenze, Pisa, Scuola Normale Superiore di Pisa e con il supporto finanziario della Regione Toscana e in collaborazione con il Premio nazionale per l’innovazione.

La premiazione è stata preceduta dagli interventi di Monica Barni, vicepresidente del Consiglio regionale toscano; Marco Bellandi, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze; Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, mentre la presentazione delle dieci idee di impresa finaliste è stata curata da Paolo Ferragina, prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa. Andrea Piccaluga, delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna, ha presentato le esperienze dei partecipanti all’iniziativa di formazione imprenditoriale Tuscan Start Up Academy, sostenuta dalla Regione Toscana.

La scelta delle tre idee ad alto contenuto tecnologico non deve essersi rivelata agile per la giuria, che ha voluto assegnare una quarta posizione ex aequo, suddivisa tra Laborplay, spin off dell’Università di Firenze, con le sue soluzioni informatiche per incrementare il benessere in azienda, e G999, con le sue macchine smart per la realizzazione di tessuti, iniziativa che ha mosso i primi passi a Prato.

Il denominatore comune delle idee di impresa che si sono aggiudicate l’edizione 2015 della Start Cup Toscana è l’alto contenuto tecnologico e la capacità di trasformare “buona ricerca” in soluzioni spendibili sul mercato. Il dato geografico, invece, riguarda Pisa: le tre startup salite sul podio sono “nate” all’Università di Pisa, per la prima e per la seconda posizione”, e alla Scuola Superiore Sant’Anna per la terza. Adesso, per le tre startup, inizia una nuova fase. Da un lato, l’accesso di diritto alla finale nazionale del Premio Nazionale per l’Innovazione e, dall’altro, la fase di trasformazione in impresa, con il relativo consolidamento. Operazioni possibili grazie ad attività formative, assistenza nella redazione di business plan e ai premi in denaro, messi a disposizione dalla Regione Toscana.

Di seguito una scheda delle idee di impresa vincitrici e delle quarte, ex aequo.

Prima classificata: Echoes (Università di Pisa), ha sviluppato sistemi che incrementano e rendono più efficace la sorveglianza portuale mediante l’utilizzo di sensori radar, con capacità di formazione di immagini elettromagnetiche a corto raggio.
Seconda classificata: Things On Internet (Università di Pisa), ha presentato soluzioni intelligenti caratterizzate dalla presenza di una serie di microcontrollori e sensori che interagisce sia con gli utilizzatori e l'ambiente circostante, con il supporto di infrastrutture cloud.
Terza classificata: SMART Tyre (Scuola Superiore Sant’Anna), ha proposto sistema integrato per monitorare lo stato di usura degli pneumatici e per avere un continuo “cruscotto” per controllare lo stato di sicurezza dell’auto, grazie a sensori innovativi.
Ex aequo: Laborplay Srl (Università di Firenze), ha offerto nuove soluzioni per valutare le risorse umane e in particolare le loro competenze “soft”, attraverso prodotti e servizi innovativi che prevedono elementi ludici; G999 proveniente da Prato, che ha realizzato macchine in grado di produrre tessuti triassiali attuando differenti tipologie di incrocio.